Questo tour in bici da corsa, che attraversa tre passi, porta in zone del Trentino poco conosciute. All’inizio, si sale dal Lago di Garda in direzione nord-ovest, passando per Pranzo, al Passo Ballino, dove per la prima volta si penetra nell’area di Comano Terme. Senza perdere troppa quota, si passa subito alla seconda sfida, cioé il Passo Duron, che si raggiunge passando per i paesi sonnolenti del Bleggio su una buona strada poco trafficata. 

I due passi si superano con leggerezza e poi si scende a forte velocità a Tione, una cittadina al crocevia con tre valli delle Dolomiti di Brenta. Da qui si potrebbe accorciare il giro passando per Stenico, Ponte Arche e Arco. Noi però vogliamo superare ancora il terzo passo. All’inizio si pedala su stradine secondarie fino a Spiazzo, prima di intraprendere la lunga salita su una strada di montagna stretta che porta al Passo Daone. A questo punto stanchezza si fa sentire. E sul passo la Capanna Durmont sembra essere lì apposta per noi, per rifocillarci con della pasta fatta in casa. Alla fine, circondati da panorami splendidi, scendiamo velocemente a Preore, prima di dirigerci verso Stenico, nell’area ricca di vedute al di sopra della forra che il Sarca ha scavato nella valle. Qui dobbiamo prendere un’altra decisione: ritornare a Riva pedalando, passando per il Passo del Ballino, o prendere l’alternativa, un po’ più lunga, attraverso la forra del Limarò che scende fino a Sarche.

In quest’ultimo caso, si possono aggirare le gallerie sulla ciclabile costruita di recente sulla vecchia strada attraverso la forra. (Al momento della pubblicazione l’ultimo tratto, l’aggiramento della prima galleria non era stato ancora ufficialmente aperto, ma la ciclabile appena asfaltata era già visibile). Da Sarche basta pedalare attraverso i vigneti della Valle dei Laghi passando per Pietramurata, il lago di Cavedine, Dro e Arco per arrivare a Torbole. Chi ha ancora forza nei muscoli, a Pietramurata potrebbe pensare di valicare un quarto passo, cioé la salita attraverso Cavedine verso Drena. Ma non vogliamo diventare troppo esuberanti, perché il nostro giro dei tre passi supera anche senza questo extra i 100 chilometri e ben 2200 metri di dislivello. Punto di ristoro a Tione, al Passo Daone, a Stenico e nei paesi della Valle dei Laghi. Il sentiero, particolarmente il tratto attraverso la buia Bocca delle Scalette, non è segnalato in nessuna cartina. Se si è superata la fossa con pochi passi a piedi, si procede per la prima volta più a lungo in salita fino a San Valentino. Questo sentiero si rivela a tratti veramente scosceso. Lì, poi, l’ampio Sentiero della Pace ci porta su fino al Corno della Paura.

Durante una pausa sul Corno della Paura, che presenta vedute da capogiro sulla Valle dell’Adige, il biker ben comprenderà che difficilmente si può misurare in cifre percentuali il tratto che ora attraversa la parete scoscesa del versante della montagna. Al più tardi sulla Sella Bocca d’Ardole finisce lo spasso e inizia il vero divertimento. A chi viene meno il coraggio davanti a queste vedute panoramiche, può scegliere, per il ritorno a casa, il Chickenway che passa per Brentonico. Gli altri devono mettersi le protezioni. Con un tornate dietro l’altro si scende ora su un selvaggio sentiero boschivo verso Sabbionara. Si potrà constatare come si può sudare anche senza pedalare. Una volta arrivati ai ruderi del castello di Sabbionara, il più è fatto. Oltre ai poco rile- vanti 30 chilometri scarsi per il ritorno sulla ciclabile, in confronto al tratto superato finora sono pura distensione per le ossa scosse qua e là. Si può fare una variante più corta partendo da San Valentino, che é raggiungibile con lo shuttle. Punto di ristoro: al Passo San Valentino, a Sabbionara, a Mori e Nago.

DISTANZA		km 108.50
DISLIVELLO		m 2167
DIFFICOLTA'		difficile
TEMPO		hh:mm 07:00
PERIODO		Aprile - Novembre